venerdì 2 maggio 2014

Bologna


Un milione di passi messi in fila in questa città che ho sempre sentito estranea, eppure così complice. Quasi la distanza che mi separava da casa,  ma a casa non sono mai più tornato da quella primavera in cui ho sentito di dovermi lasciare il passato alle spalle. E anche se ogni giorno ho preso un treno per rivederti, anche se ogni notte ho dormito accanto a te,  ho fatto l'amore con te, ho tremato per le tue assenze; non sono più tornato. Allora adesso che senso ha stare male? Orgoglio? Paura?
Lungo la via ho incontrato sorrisi,  occhi da orientale, carni sulla via del tramonto. Avrei dovuto cedere per non sentirmi morto ora? Tutto questo non ha senso.
O meglio, forse il senso è quello che troveremo alla fine di ogni cosa.
Dove leggerò che non c'è più amore nei nostri occhi.
E se tu veramente non mi ami più, ti prego lasciami andare.
Primo che l'odio distrugga tutto. Anche i ricordi belli.

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