Resto qua.
Appeso nell'attesa che il telefono emetta un suono o almeno una luce diversa.
Mi faccio forza e scrivo sulla lavagna mille volte
"Non mi farò più illusioni"
e quando ho finito ricomincio in un loop che mi impedisce di pensare.Se avessi le ali mollerei la presa e inzierei a volteggiare nell'oscurità, ma ora come ora rischio solo di schiantarmi al suolo per la gioia dei gufi che sono placidi sui rami accanto al mio.
Allora aspetto e rinsaldo la presa per impedire che mi sfugga.
Passerà questo pallido sole e tornerà la notte.
E io quella aspetto, per diventare il prossimo eroe che salverà il mondo.
A cominciare da se stesso...
 
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